"The Aesthetic Gloves", i protagonisti principali, 
escono fuori dalla consuetudine e si rivolgo agli stravaganti.
Fan delle anime non convenzionali, sfrontate, sfacciate e sexy

Punk Park,
è un cocktail tra teen feeling e una dose di impertinenza,
al gusto di sana e fresca provocazione.

Martina Cancellieri,
classe 96, nata e cresciuta a Roma. 
Appassionata di arte e viaggi, all’età di 25 anni cerca di tradurre
le sue passioni e le sue ossessioni in una cosa sola.

Le sue scelte stilistiche nascono dall’influenza
e dall'amore di due quartieri,
Punk Park è un mix
tra Pigalle e Camden Town. 
L’animo folle e ribelle del quartiere più bizzarro di Londra
si mischia con la sensualità e la provocazione parigina
del quartiere a luci rosse. 

Dopo una lunga ricerca di mercato, decide di partire con la produzione
e la creazione di guanti estetici.
Perchè? Semplicemente perchè non c'erano. Voleva esserne la rappresentante.

Quindi mette nella pentola
un po’ di Michael Jackson e un po’ di Vivienne Westwood,
aggiungendo qualche good vibes
dei bellissimi anni 2000 sulle note di Avril Lavigne,
mescolando un po’ di rabbia dei Nirvana

Punk Park per Martina Cancellieri e’ nel vero senso della parola un
"parco di pazzi",
ovviamente nel senso buono ed inclusivo!
 Immagina un luogo goliardico dove prevale quello che lei chiama il "Rockstar feeling’’:
impertinenza, carattere e disaccordo". 
Un luogo dove,
Punk Fashion e Rock Glamour. 
sfilano e si esibiscono ogni sera.

Nella creazione dei prodotti c’è la voglia di comunicare l’animo rivoluzionario e indisciplinato, senza mai dimenticarsi di sensualità e romanticismo.
Ovunque s’intravede quella dose d’irriverenza,
che rende tutto più decisivo,
regalando all’outfit audacia
e una nota leggera di sfrontatezza.

Come nel Dandismo e nell’esaltazione dello stile,
Punk Park vuole essere un brand rivolto ad un target che ha a cuore la cura del dettaglio. 
Un target che sceglie il particolare, l’esclusivo, il prodotto di nicchia rispetto al fast-fashion che omologa la massa,
distaccandosi totalmente da quest’ultima.

Si rivolge quindi a tutte quelle persone viziose che vogliono sul proprio corpo qualcosa che le impreziosisca e che le allontani da chi predilige qualcosa di prevedibile. 

Quattro aggettivi?
sicuramente
Genderless, impertinente, rivoluzionario e punk.